lunedì 6 maggio 2013

Trottola

Regia: Pippo Cangiano
Con: Patrizia Spinosi

Una trottola: è così che la protagonista dello spettacolo si definisce nei primi minuti di racconto della sua vita sul palco, un giocattolo semplice ed infantile che viene -da subito- scagliata a velocità isterica nei ricordi vorticanti della gioventù.
Da figlia poco desiderata e scomoda (con una malcelata ed accennata riottosità con la madre) fino alla doverosa fuga a ritmo di tammorre, tra prepotenti amori giovanili e la ricerca di un lavoro qualsiasi in grado di arrestare i primi scossoni centrifughi... ma, come comanda la tragedia è proprio nei momenti in cui il protagonista cerca di risalire la china che sprofonda sempre più in basso: -cu 'e rine spezzat- (con la schiena spezzata) come dice la stessa protagonista mimando sia il lavoro umiliante di cameriera sottopagata a quella di giovane amante 17enne ricattata da amplessi forzati.
Un' altra fuga, un' altro vortice. Stavolta tocca al proverbiale principe azzurro che poi tanto azzurro non è, e che intercetta l' ingenua ragazza nientedimeno che a Rotterdam facendola vivere nello sfarzo e nelle lingue di miele... "7 Lingue diverse per dirmi Amore e una Lingua per dirmi 7 bugie" per citare la sventurata stessa. Triste il destino che la porterà poi nelle vetrine delle luci Rosse di Amsterdam, dove per una serie di sfortunati eventi, sarà vittima delle gelosia del suo (ex) Principe... alla quale però verrà opposta una forza reattiva folle, proprio come quella di una Trottola che torna indietro come un uragano.
L' ennesima fuga, una condanna per omicidio e una storia da dimenticare.

Tutto si fa fumoso e ancora più confusionario, quando l' ennesimo uomo compare nella sua vita destinato a restare, ma per pura ironia della sorte, la volontà "divina" si intromette lasciando la ragazza in balia della sfortuna caotica di una maternità che fatica ad arrivare. Nell' unico momento in cui la Trottola avrebbe voluto amare qualcuno...


(Foto e Recensione a cura di Franz Sangiovanni)







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